E intanto...
http://www.repubblica.it/politica/2012/12/07/news/monti_trincea-48238895/
Se vogliono la crisi, ci sfiducino. Si assumano la responsabilità di far cadere il governo e di far schizzare lo spread". Mario Monti edifica l'ultima linea Maginot del suo governo. Concorda ogni mossa con Giorgio Napolitano per rispondere all'attacco di Silvio Berlusconi.La rottura tra il premier e il Cavaliere, del resto, è ormai definitiva. E va oltre il rapporto politico. Si tratta di una frattura anche personale: "Avete visto quanti insulti?". L'ultimo contatto tra i due, infatti, non è stato affatto sereno. Tutto concentrato sul decreto legislativo che prevede l'incandidabilità dei condannati. Ieri mattina improvvisamente il telefono è diventato rovente. La tensione ha subito improvvisamente un picco. Mancavano poche ore al Consiglio dei ministri
e gli "ambasciatori" dell'ex premier avevano trasformato quel testo in un vero e proprio ricatto.
Le parole del ministro Passera piuttosto critiche nei confronti di Berlusconi sono solo un pretesto per far salire la temperatura prima al Senato e poi alla Camera. Il Professore a quel punto parla con il ministro. Che poco dopo lascia contrito Palazzo Madama: "La cosa più importante è che il Senato abbia approvato il decreto Sviluppo". Ma l'allarme scatta anche sul Colle. I dati della Borsa di Milano e del differenziale tra Btp e Bund tedeschi ricominciano a trottare: verso il basso i primi e verso l'alto i secondi. Napolitano chiama quasi tutti i leader, a cominciare da Bersani e Casini. I contatti con il ministero del Tesoro diventano costanti.
La preoccupazione, però, rapidamente diventa un'altra. Perché le trattative con gli esponenti del Pdl non si limitano alla definizione del decreto legislativo dell'esecutivo. Dietro quel testo, spicca dell'altro. Ben più decisivo per il capo del centrodestra. E tutti lo capiscono in un batter d'occhio. L'obiettivo di Berlusconi è quello di ottenere in un colpo solo almeno quattro risultati: affondare l'incandidabilità, archiviare la riforma elettorale, strappare l'election day. E in ultimo sperare che anticipando la campagna elettorale, possa contare sul ricorso sistematico al legittimo impedimento per il processo Ruby. Una tattica processuale, dunque, finalizzata a evitare la sentenza prima del voto. Il suo incubo, infatti, è quello di ritrovarsi già a fine dicembre o inizio gennaio una condanna che trasforma la campagna elettorale in una corsa ad handicap.
Il tutto condito dalla possibilità di licenziare con un gesto della mano le polemiche intestine sulle primarie e di costruire la propaganda del partito sulla critica al governo Monti, sull'attacco all'Unione europea e soprattutto sul rifiuto dell'Imu. L'imposta sugli immobili che proprio in questi giorni gli italiani stanno pagando. "Dobbiamo prendere le distanze da Monti - ripeteva ieri il leader del Pdl - solo così possiamo recuperare il terreno perduto". E l'astensione a Montecitorio e Palazzo Madama mirava appunto ad avere la certezza di uno scioglimento in tempi brevi più che a una classica crisi di governo. "Alla Camera - si è sfogato Berlusconi - Monti non arriva a 316. Un anno fa mi aveva detto che non si può governare se non si hanno 316 deputati. Ecco, allora Monti non può governare".
Una strategia che è risultata subito piuttosto chiara al Qurinale. Che oggi ascolterà le ragioni del segretario Alfano. Ma la posizione di Napolitano è piuttosto ferma. Al momento - dicono - non c'è stato alcun atto istituzionale che imponga l'apertura di una crisi. Il presidente del Consiglio non è stato sfiduciato. Quindi allo stato vale il calendario già previsto: scioglimento delle Camere intorno al 10 gennaio e voto il 10 marzo. Compatibilmente con le sentenze del tar, election day con le regionali. Se per il Lazio non sarà possibile, si terranno prima le elezioni per scegliere il dopo-Polverini e tutte le altre a marzo. "Sono gli altri - è il ragionamento che l'inquilino del Colle ha fatto a tutti i suoi interlocutori - a doversi pronunciare". Anche perché se questo è l'iter, non avrebbe senso provocare una crisi in questi giorni per anticipare di una settimana l'indizione delle urne. Senza contare che da tempo il capo dello Stato aveva chiesto a tutti i rappresentanti della "strana maggioranza" di arrivare in primavera con un governo non dimissionario: per affrontare due delicati vertici europei e un grappolo di aste di titolo di Stato.
Non a caso il Pdl in serata inizia a frenare. Alfano assicura che il decreto Sviluppo e la Legge di Stabilità non correranno alcun pericolo. Ma nel piano del Cavaliere, la crisi è solo una eventualità, pronto a concretizzarla se le garanzie richieste non verranno fornite. Il cuore di tutto, però, non è la sfiducia ma tutto il resto: far votare la Lombardia insieme alle nazionali, far risorgere il Porcellum e far saltare di fatto l'incandidabilità che, essendo un decreto legislativo, dovrà ricevere obbligatoriamente il parere delle commissioni di Camera e Senato. Ma con lo scioglimento in tempi brevi, quel parere non verrà mai espresso......
mentre il teatrino inesorabile continua..io mi preparo per il 31..abballamo..
http://www.youtube.com/watch?v=m155Q3ov2bQ
discalculio
Inviato il 07/12/2012 10.36.40
L'altra campana per par condicio
Ecco perché il centrodestra ha deciso di licenziare i tecnici
In un documento il Pdl elenca gli errori del governo Monti: crollo del Pil, frenata dei consumi e imprese senza futuro. Il 22,6% dei bambini rischia la povertà, mentre la pressione fiscale è al 48,3%: due famiglie su tre intaccano i risparmi
Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, durante il voto di fiducia in aula della CameraQuesto documento, messo a punto da Renato Brunetta ( nella foto ) e che il Giornale ha potuto visionare, è alla basedella riflessione che ha indotto Silvio Berlusconi a tornare in «campo» liquidando i tecnici.
CROLLA IL PIL, AUMENTANO I DISOCCUPATI
Nel 2012 il pil italiano, secondo i dati Istat, è diminuito del 2,3% rispetto all’anno scorso, mentre il tasso di disoccupazione ha toccato il massimo degli ultimi 10 anni avvicinandosi all’ 11 per cento. Il governo dei «tecnici » ha de facto consegnato il Paese a una spirale recessiva: l’anno prossimo il pil dovrebbe continuare a calare (-1% secondo l’Ocse) e anche i disoccupati continueranno ad aumentare (11,4% nel 2013 e 11,8% nel 2014). Tasse e perdita di posti di lavoro hanno determinato la flessione dei consumi (-3,2%): calate di oltre la metà le spese per andare al ristorante, per le vacanze e persino per l’abbigliamento. In frenata la produzione industriale (-4,2%). Gli investimenti delle imprese e dello Stato, perciò, latitano (-7,2% per l’Istat). Massiccio, perciò, il ricorso alla cassa integrazione: per il 2012 la Cgil ne stima un utilizzo per oltre un miliardo di ore con 510mila lavoratori coinvolti.
SENZA SPERANZE
Ma è la «fotografia» della società italiana a rendere lo scenario drammatico. La disoccupazione giovanile ha aggiornato il proprio record al 35,7%, mentre le donne che lavorano sono solo il 47,2% (-11,4 punti in meno rispetto alla media Ue). Ne consegue, come evidenzia la Caritas, che gli italiani costretti a rivolgersi ai centri assistenziali sono ormai il 33,3%, SOLO TASSE
Gli italiani sono diventati più poveri tra Imu, accise e programmati aumenti dell’Iva, ma le finanze pubbliche hanno continuato a peggiorare. La pressione fiscale ha raggiunto il 43,8% del pil, massimo storico. L’Italia è in fondo alla classifica (131simo posto) dei Paesi amici delle imprese. Il salasso, però, non è servito a nulla: il rapporto debito/pil, ammonisce l’Ocse,quest’anno dovrebbe attestarsi al 127,8% e continuerà a salire fino al 2014 (132,2%). L’atteso pareggio di bilancio è un obiettivo non più raggiungibile ( quest’anno il deficit/pil sarà al 3%). UN PAESE PIÙ POVERO
La dieta dimagrante a cui ci hanno costretto Monti, Grilli e Passera ha eroso quest’anno il risparmio del 64% delle famiglie italiane. Inevitabile rompere il salvadanaio se non si riesce a far fronte alle spese per l’abitazione ( 250mila sfratti per morosità attesi nei prossimi tre anni). Le compravendite immobiliari sono calate del 25%annuo tra luglio e settembre. Nei primi 9 mesi 2012 sono state immatricolate il 20,5% di auto in meno rispetto al 2011 e il 75% dei concessionari vuole cambiare mestiere. Cosa che dovrebbero fare anche Monti & C.
Salve
Inviato il 08/12/2012 12.55.12
CITAZIONE (discalculio del 07/12/2012 10.36.40):
e il 75% dei concessionari vuole cambiare mestiere.
Infatti qua son tutti fermi e qualche grossa concessionaria ha pure chiuso i battenti.
la lontra
Inviato il 09/12/2012 7.03.16
Dai che se supero il 21 dicembre vado a bailar il 31!!!!!..Intanto...
Monti: «Mi dimetto
dopo la Stabilità» Il Prof: con la sfiducia del Pdl non si va avanti Evitiamo di aggravare le conseguenze in Ue
Dopo una giornata apparentemente calma con il premier che si è addirittura allontanato da Roma per andare a Cannes a partecipare a un convegno, l'imprevedibile esito della crisi politica è arrivato in serata. Monti è salito al Colle come era stato fissato venerdì e dopo un colloquio di circa due ore ha comunicato la decisione di dimettersi. Il presidente del Consiglio considera concluso il suo percorso e «non ritiene possibile l'ulteriore espletamento del suo mandato». Al presidente, Monti ha detto che «è impossibile proseguire dopo la sfiducia del Pdl» ma che lasciare ora sarebbe un grave danno per il Paese giacchè senza la legge di Stabilità, ci sarebbe l'esercizio provvisorio che «renderebbe ancora più gravi le conseguenze di una crisi di Governo, anche a livello europeo». All'incertezza dello scenario politico si aggiungerebbe l'incertezza del bilancio con imprevedibili conseguenze sui mercati. L'appello alle forze politiche è dunque quello di essere «pronte a concorrere all'approvazione in tempi brevi delle leggi di stabilità e di bilancio». Il passaggio successivo sarà la formalizzazione delle «irrevocabili dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica». Nella nota a termine dell'incontro, il Quirinale scrive che il premier «accerterà quanto prima se le forze politiche che non intendono assumersi la responsabilità di provocare l'esercizio provvisorio - rendendo ancora più gravi le conseguenze di una crisi di governo, anche a livello europeo - siano pronte a concorrere all'approvazione in tempi brevi delle leggi di stabilità e di bilancio. Subito dopo il presidente del Consiglio provvederà, sentito il Consiglio dei ministri, a formalizzare le sue irrevocabili dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica». Il Quirinale usa parole dure nel comunicato. Mette in evidenza che «la dichiarazione resa in Parlamento dal segretario del Pdl Angelino Alfano», che ha detto di considerare conclusa l'esperienza del Governo, «costituisce, nella sostanza, un giudizio di categorica sfiducia nei confronti del Governo e della sua linea di azione». Impossibile quindi «continuare il mandato». Monti, secondo quanto riferiscono dal suo entourage, avrebbe detto a Napolitano che non era più disposto a galleggiare. Non ci sto, questo il ragionamento del Professore, a farmi impallinare da un partito che ha votato i provvedimenti per un anno e all'improvviso prende una posizione opposta ai suoi comportamenti. Ed ancora: non ci sto a considerare che quanto successo non comporta delle conseguenze, la decisione del Pdl lede la mia persona e il mio governo. È un duro j'accuse quello del presidente del Consiglio al partito di via dell'Umiltà, sempre secondo quanto riferiscono fonti ministeriali. Uno sfogo che il Professore avrebbe fatto al Capo dello Stato e che ora avrebbe intenzione di riferire direttamente agli italiani. Il premier avrebbe preso la decisione di dimettersi anche per avere una maggiore agibilità politica, mani libere per poter dire cosa pensa e salvaguardare la sua agenda e il suo credo legato ai tempi europei e all'antipopulismo. Monti sta seriamente valutando, spiegano le stesse fonti, la possibilità di scendere in campo. Ad alcuni dei cosiddetti «filomontiani» del Pdl ha dato appuntamento la settimana prossimo per un incontro decisivo. A diversi ministri il presidente del Consiglio avrebbe già avanzato l'intenzione di voler accelerare su una sua possibile candidatura. Non per niente, prima di salire al Colle, partecipando a Cannes a una conferenza, Monti aveva dato alcune indicazioni quasi da campagna elettorale. Ovvero aveva messo in guardia da chi «a caccia del consenso cerca delle scorciatoie con la presentazione di promesse illusorie». Un messaggio indiretto a quanti, soprattutto nel Pdl, hanno già stravolto le riforme facendone una materia elettorale. Insomma, aveva detto, bisogna evitare il ritorno «alla situazione precedente al governo tecnico, quando l'Italia era la miccia che rischiava di far esplodere l'intera Unione europea».
Ma siamo arrivati alla fine del primo tempo?..Cosi' vado a comprarmi i pop corn..
http://www.youtube.com/watch?v=mUGmOGGIXw4
Salve
Inviato il 09/12/2012 22.56.38
CITAZIONE (la lontra del 09/12/2012 7.03.16):
Unione europea
Unione europea...
Posso rotolarmi dal ridere?
lalontrastyle
Inviato il 10/12/2012 7.02.25
Forza 21 giorni alla fine dell'anno..dai ..dai che ce la facciamo ...
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/berlusconi_monti_dimissioni_pdl_vertice_lombardia_lega_maroni_renzi_shulz/notizie/237042.shtml
MILANO - L'annuncio di dimissioni del premier Monti dopo l'approvazione della Legge di Stabilità sono «un fatto doveroso» che «cambia poco, perché abbiamo un anticipo della data del voto di un mese, un mese e mezzo». Lo ha detto Silvio Berlusconi lasciando una cena in pizzeria a Milano, dopo il vertice lombardo del Pdl, riunito per oltre 4 ore a via Rovati, storica residenza milanese del Cavaliere.«Noi abbiamo tenuto fede ai nostri impegni - ha sostenuto il leader del Pdl - ma non c'è un solo indicatore economico che sia positivo». Quindi, come detto da Alfano in Parlamento, «l'esperienza del governo cosiddetto tecnico è finita, purtroppo con risultati assolutamente negativi».
«Angelino Alfano è il nostro segretario ed è in ticket con me»: parlando del segretario del Pdl, Berlusconi lo ha definito "un fuoriclasse". «Per quanto mi riguarda - ha aggiunto Berlusconi - ho alle mie spalle naturalmente, quasi vent'anni di leadership, dieci anni di governo e poi una carriera imprenditoriale che mi porta ad essere considerato dagli italiani un conductor di cui fidarsi». Tutte ragioni, ha concluso, per le quali «credo che sarebbe stata una mia mancanza di responsabilità se non mi fossi riproposto, con grande sacrificio personale».
«Se Renzi volesse venire con noi, sappia che ai liberali tengo sempre la porta aperta», aggiunge Berlusconi rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se sarebbe sceso in campo anche se il sindaco di Firenze avesse vinto le primarie del centrosinistra.
L'idea che Mario Monti possa essere un suo diretto avversario in campagna elettorale non lo lascia indifferente ma, Silvio Berlusconi non arretra di un millimetro: «Se vuole scendere in campo, faccia pure, io non lo temo», dice al termine dell'incontro milanese del Pdl, definito «molto costruttivo» dall'ex capo del governo che tra i vari argomenti ha discusso con i suoi dirigenti del futuro della Lombardia e dell'ipotesi di un accordo con la Lega. In particolare è emersa la possibilità di un ticket Maroni-Gelmini per la Regione Lombardia, che secondo Berlusconi «potrebbe essere un punto di arrivo.
L'idea che il Pdl appoggi la candidatura di Roberto Maroni va bene al Cavaliere che però, come contropartita, chiede un impegno del Carroccio a siglare un'intesa a livello nazionale. Lega a parte, l'ex capo del governo attende che il premier faccia la sua mossa e dica apertamente se intende candidarsi o meno. E pensare - è il ragionamento - che sono stato il primo ad indicare Monti come la persona giusta per metter insieme tutti i moderati mettendo bene in chiaro al Professore che avrebbe potuto godere del mio appoggio.
Ora - prosegue ancora l'ex capo del governo con i suoi uomini più fidati - Monti decide di schierarsi e siglare un accordo solo con una parte politica. Il Cavaliere sa bene che il rapporto con il Professore è ormai irrecuperabile. Berlusconi ne avrebbe parlato anche con Gianni Letta che oggi lo ha informato di un colloquio avuto con il Capo dello Stato a margine del concerto di Natale al Quirinale. Il presidente della Repubblica avrebbe espresso le sue valutazioni sulla decisione assunta dal Cavaliere di sfiduciare il governo accelerando la fine di una legislatura ormai arrivata agli sgoccioli. In attesa di capire le 'mossè del presidente del Consiglio, il Cavaliere è convinto che Monti non riscuota successo in quella fetta di elettori a cui guarda il Cavaliere.
Parole che sarebbero supportate da una serie di sondaggi secondo cui il premier non avrebbe un gradimento significativo, si parla di un 13% massimo. Sondaggi a parte però il capo del governo si prepara alla controffensiva. L'accelerazione sulle legge di stabilità e lo scioglimento della legislatura prima di Natale rafforza l'idea che si vada a votare a febbraio. L'obiettivo del partito è quello di provare a fare il più possibile ostruzionismo in Parlamento per allungare i tempi sperando che si voti il 24-25 febbraio. Il poco tempo a disposizione impone al Cavaliere anche una revisione su come impostare la campagna elettorale che ruoterà intorno al tema delle tasse e al rischio di un aumento nel caso al governo vada il centro sinistra.
L'ex capo del governo ha intenzione di alzare il livello dei toni ed anche l'allarmismo cercando di 'attrarrè quegli elettori pronti a sostenere Grillo. L'obiettivo - spiegano i pidiellini - è arrivare prima del Movimento a Cinque Stelle. Ecco perchè l'intenzione è arrivare ad un'intesa con la Lega. Certo, l'idea di 'consegnarè al Carroccio anche la Lombardia non piace allo stato maggiore del partito, poco convinto che un'intesa nazionale con i leghisti consenta al Pdl di poter mandare in tilt il Senato. Già perchè potrebbe essere quella la strategia da seguire visto il 'pesò in termini di elezione di senatori che ha la Lombardia. I sondaggi in questo momento danno il partito del Cavaliere in caduta libera in tutte le Regioni per cui risalire la china è complicato.
Occhi puntati poi sulle liste elettorali. Raccontano che l'ex capo del governo sia intenzionato a fare piazza pulita rinnovando con una serie di volti nuovi. L'idea di dare vita ad un partito che assomigli nei fatti ad un nuova Forza Italia potrebbe portare una parte degli ex An a lasciare il Pdl. Nel vertice Ignazio La Russa, a quanto raccontano i presenti, avrebbe esposto l'idea a Berlusconi che non si sarebbe detto contrario: Ditemi quello che volete fare - avrebbe replicato il Cavaliere - se pensate che divisi si possa recuperare consenso io non metto ostacoli.
Bene.. io intanto memorizzo i passi del magna magna style..devo prepararmi per il veglionissimo del 31..Buon inizio giornata a tutti....:-)
http://www.youtube.com/watch?v=jmMf3ydvyk8
[Modificato dal moderatore il 10/12/2012 alle 13.48.55]
Roma - «Nella società dei consumi» il Natale rischia di «essere vissuto come una festa solo esteriore». Lo denuncia il Papa all’Angelus, invitando, sull’esempio di Giovanni Battista, a «vivere in maniera essenziale», a non cercare la «vera gioia» nelle «cose».
Pacchi dono e addobbi non devono far dimenticare l’evento, la nascita di Gesù portatore di pace, altrimenti il Natale, sembra suggerire il Papa, rischia di trasformarsi in una festa senza il festeggiato, In tempo di avvento, esorta dunque, guardiamo «con gli occhi della fede» la «grotta di Betlemme» per cercarvi la «salvezza di Dio».
Piazza San Pietro è affollata di persone confluite, anche in tempo di crisi, dalle vicine vie dello shopping romano, molte affaccendate nella ricerca dei regali di Natale, e papa Ratzinger, a partire da un brano del vangelo di Luca, ricorda la figura di Giovanni il Battista, il precursore di Gesù.
La nascita di Giovanni è avvenuta sotto l’imperatore romano Tiberio e con Pilato governatore della Giudea. «All’interno di questo quadro storico - spiega papa Ratzinger - si colloca il vero grande avvenimento, la nascita di Cristo, che i contemporanei non noteranno neppure. Per Dio - commenta - i grandi della storia fanno da cornice ai piccoli».
Le cose veramente grandi, aveva detto ieri rendendo omaggio alla statua della Madonna in piazza di Spagna, avvengono nascostamente ed è nel silenzio che ci sintonizziamo con Dio. Oggi ha sviluppato lo stesso tema, tipico dell’avvento, e ha riproposto in parte quanto ha scritto nel terzo volume del Gesù di Nazaret, sui vangeli dell’infanzia, recentemente pubblicato. Nei saluti in francese dopo l’Angelus anche un appello per quanti, a causa di «guerre o povertà», sono costretti a lasciare la propria terra, e la richiesta di impegno per garantire a ognuno di loro “accoglienza” e una “vita degna”.
E se lo asserisce lui con il suo anellazzo d'oro e addobbi sfarzosi..io ci credo!!!..Si santo padre rinuncero' a tutto cio' che e' materiale..vivendo in poverta' per capire e comprendere la profondita' dello spiritooooo!!!!!!!.... @[email protected]
Abballamu che e' meglio va'...
http://www.youtube.com/watch?v=SC4kgxd6DK8
lalontraamasilvio
Inviato il 12/12/2012 6.33.06
Si io credo di amare Silvio Berlusconi..ma nn per i soldi o cio' che possiede in termini materiali..ma per la sua sicurezza...caparbieta'..(suggeritemi un altro aggettivo per prenderlo per il culo..nn me ne sovvengono in questo momento)..Comunque io saro' con te nel tuo cammino gia' mi sono iscritta al tuo fanclubss..(in italiano 'fanculoss'..)..qui c'e' il link per chi fosse interessato..http://www.silvioberlusconifansclub.org/main.asp?IDL=5
Intanto leggiamo le notizie sul mio love..
"Vogliono impedire che io mi ricandidi, ma io non mi faccio processare dall'Europa. Glielo vado a dire in faccia alla Merkel, io non mi faccio cacciare". Letteralmente furibondo. Silvio Berlusconi si sente imputato, sotto processo pure in Europa, dopo che i vertici del Ppe di fatto lo hanno sfiduciato. O meglio "espulso", politicamente parlando.
E stavolta l'ex premier ha intenzione di rovesciare il tavolo. Per questo oggi ha confermato che sarà presente al pranzo di giovedì a Bruxelles, con i capi di Stato e di governo del Ppe. Anche se in molti, nella cerchia ristretta, gli hanno consigliato di evitare. Perché trapela che i leader del Ppe saranno particolarmente duri. Raccoglieranno la sfida di oggi, pronti a mettere l'ex premier di fronte a un ulteriore aut aut: "Se ti candidi su questa linea sei fuori dal Ppe, dall'Europa che conta, da quella di governo", è il senso del ragionamento.
L'ultima volta che Berlusconi partecipò a giugno alla colazione che da prassi precede il consiglio Europeo fu ignorato. Stavolta invece, anche simbolicamente, rischia di trasformarsi in un processo. Da un lato il Cavaliere, bollente di rabbia e orgoglio. Dall'altro quei capi di Stato e di governo del Ppe grandi protagonisti della sfiducia di oggi.
E soprattutto Angela Merkel, colei che l'ex premier considera la grande tessitrice della trama che lo ha portato al passo indietro. E che considera la grande tessitrice, insieme al suo capogruppo al Parlamento europeo, Mario Mauro, della sfiducia manifestata oggi dall'Europa. Mai si era manifestata, nemmeno in anni difficili, una bocciatura così eclatante. Un socio del Ppe viene indicato di fatto come un pericolo, per spread, mercati, economia. E pure per il corretto svolgimento della vita democratica: "populismo" è l'accusa
che è rimbalzata oggi, la stessa parola usata qualche giorno fa da Monti sempre in Europa. È un salto di qualità: la rottura non solo all'interno dello stesso campo. Ma dello stesso partito. In nome di Monti. Ecco il punto: Monti il Pdl lo ha già spaccato, separando ilgruppo europeo dal bunker romano.
È un atto che il Cavaliere considera grave, senza precedenti: una espulsione politica dalla famiglia europea di cui dovrebbe essere parte rispettata, in relazione anche ai non irrilevanti numeri del suo gruppo. Ed è un atto grave quello compiuto da Mario Mauro. La rottura tra Berlusconi e il suo capogruppo si è consumata da tempo, così come da tempo i big di Comunione e Liberazione si sono messi a lavoro per una lista Monti, alternativa al Pdl. Ma oggi si è manifestato l'imprevedibile. Perché il potente Mauro ha dimostrato di avere i numeri nel suo gruppo, una maggioranza larga. Tanto che quando i berlusconiani hanno verificato se ci sono le condizioni per farlo dimettere da capogruppo, il fedelissimo commissario Europeo Antonio Tajani ha riferito che al momento non ci sono.
Ecco l'ira del Cavaliere contro i ciellini: "Sono doppi - dice un ex ministro - e si dovrebbero vergognare: Formigoni ci ha chiesto cinque posti in lista alle politiche, Mauro invece va in Europa e ci attacca, Lupi invece si è riallineato?". Arrivato a Roma l'ex premier fa diramare da palazzo Grazioli l'ordine di difenderlo, in nome della violazione della sovranità nazionale, e di mille distinguo tra europeismo e rigorismo.
Da Bruxelles del resto a difesa del Cavaliere si sono immolate solo Lara Comi, Licia Ronzulli, e Barbara Matera. Un po' poco contro la cancelliera. Ma la raffica dei dichiaratori da Montecitorio a stento nasconde la grande paura, confidata dall'ex premier ai fedelissimi: "Vogliono impedire che mi ricandidi. È una vergogna che mi dicano che sono anti-europeo solo perché critico una politica che ha portato l'Europa in recessione".
L'ipotesi per ora non è neanche presa in considerazione dal Cavaliere. Ma pure tra i falchi del Pdl nessuno è pronto a scommettere che riuscirà a resistere. È la prima volta che torna a palazzo Grazioli la parola passo indietro. Perché davvero sembra di essere tornati a un anno fa. Gli elementi della trama sono sempre gli stessi: l'uso politico degli spread, l'odiata Merkel, Giorgio Napolitano...............
Abballamu con Silvio!!!!!...Forza che superiamo giorno 21..dai dai che ce la facciamo!!!
http://www.youtube.com/watch?v=wCpuIkVFBqQ
lalontra
Inviato il 13/12/2012 7.02.32
E qui in questo video ha pienamente ragione Monti..c'e' ancora tanto da fare in Italia..la tassa per le scorregge...piu' getti aria e piu' paghi..cosi' il debito pubblico si risana...e lo sprizz..scende..e sale la marea...e il pill diventa pall....girando vorticosamente come le palle che spara tutta la combriccola del governo..:-D..Silvio nn mollare!!!!I love you..!!!..Sei il simbolo della [email protected][email protected]
http://www.youtube.com/watch?v=vKqGoVbcMSE
Mentre continua la presa per il culo perpetua di questa gentaglia..si avvicina giorno 21..incrociamo le [email protected][email protected]
http://www.youtube.com/watch?v=GZkGyUHcSjQ
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