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I vostri INCONTRI ???
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blade |
Inviato il 08/12/2009 20.40.33 |
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Stufi anche in cielo
Di tutte le azzate
Che si sentono,
Dio in Persona
Decide di scendere in campo,
Finalmente.
Dio - Votate per me e creerò
Posti di lavoro per tutti.-
Non ci sarà più un solo disoccupato in giro.
Ma l'altro risponde - Io invece vi garantisco
Un vitalizio e non avrete più bisogno di lavorare
Lui vi promette lavoro Io vi do lo sballo…-
Dio - Vi prometto una vita tranquilla, pacifica,
Nel segno dell’amore, della famiglia. –
L'altro – Io vi prometto sesso matto a volontà
L’amore, sì, è bello, ma poi stufa, annoia, svanisce!
Il sesso, no!, è un’altra cosa, perché è vario… volete una velina, ve la do …
Volete la modella, l’attrice, la vostra diva preferita, una prostituta, l’escort…
Ce l’ho e ve la concedo!
Pensate a vostra moglie e, in cambio, a una velina, non c’è paragone!
Quale famiglia?! Ma ce l’avete presente una velina? sareste matti a scegliere vostra moglie!-
Lo stesso vale per le donne (per la par condicio), sareste matte a scegliere vostro marito al posto del vostro divo preferito! –
La vita tranquilla che noia, io vi do l’avventura, alle donne piace di più. -
- Volete una vita onesta linda e cristallina? Allora votate me…-
Con queste parole finisce l’appello divino…
- Volete Linda io quella vi do, il resto sono chiacchiere
Che nemmeno i preti vogliono più sentire! – e che Linda, cribbio!
Quest’appello è rivolto a tutti, uomini donne trans bisex gay lsb: ce n’è per tutti i gusti!
Nessuna richiesta sarà inevasa…
Così finisce l’appello dell'altro.
Vince le elezioni l'altro col 99,07% dei voti degli abitanti di Sodoma e Gomorra!
Solo lo 0,01% ha votato per Dio, si presume il voto del nipote di Abramo.
Il voto dello 0,02% degli abitanti è andato disperso per scheda nulla.
Morale della favola: La società è corrotta fino al midollo.
Nemmeno Dio ce la fa più a redimerla.
se scherza eh come al solito... ma la società siamo noi a farla diventare migliore o peggiore, è tendezioso dare la colpa agli altri...
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blade |
Inviato il 09/12/2009 16.54.27 |
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Lot e la moglie
Lot
Quando giunsero gli angeli nella città di Sodoma
Gli abitanti li circondarono
Non avevano nessun rispetto per loro
Né più timore di Dio,
Volevano abusarne!
Io per impedirlo offrii loro in cambio le mie due figlie vergini
Ma gli angeli con un lampo li accecarono
Così si ritirarono impauriti quei sodomiti!
E gli angeli mi dissero:
“Prendi la tua famiglia ed esci
da questa città di malvagi, e lungo il cammino
non voltatevi indietro per nessun motivo!
Questa città pervertitasi sarà distrutta e con essa
i suoi scellerati abitanti, nessuno si salverà dal castigo divino”.
Così uscimmo dalla città, ma mia moglie si voltò
E divenne una statua di sale.
La moglie di Lot
Era la mia città
C’erano le mie radici perciò mi voltai
fui afferrata in cuor mio dalla nostalgia e dal rimpianto
Per la mia città, il luogo dove avevo vissuto e gioito
Ero contaminata anch’io… fin nelle radici.
Come per gli altri, fu giusto il castigo divino,
Anche per me.
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